Vi segnalo questa iniziativa alla quale parteciperemo sabato prossimo, 25 aprile, nel pieno centro di Comacchio, e che si inserisce, tra l'altro, nel fitto calendario della Primavera Slow 2009 nel Parco del Delta del Po emiliano-romagnolo.
Sempre nell'ambito della Primavera Slow, ecco il programma di una "classica" del cicloturismo di queste parti...
Chi ci conosce sa che la nostra attività è stata fondata da mio padre, Giorgio, nel 1976, con il centro enologico “La Bottega del Vino”, che si prefigge, unico nella provincia di Ferrara, di seguire i piccoli produttori che trasformano le proprie uve per l'autoconsumo.
Valutando il mercato di oggi, molti penseranno sia un'attività anacronistica, ma visto il gran di parlare di prodotti “a km zero”, credo che il nostro lavoro abbia ancora un valore, testimoniato dal legame consolidato che abbiamo con i nostri clienti.
Non solo: l'esperienza maturata sul territorio ci ha permesso di conoscere i “micro cru” e soprattutto i viticoltori più bravi, ai quali chiediamo di venderci le uve, al fine di realizzare una sorta di zonazione “in proprio”.
Si sta così definendo la nostra logica produttiva, che è quella di affiancare ai vini ottenuti dal nostro vigneto, il Fondo Luogaccio di San Giuseppe di Comacchio, quelli prodotti dai “micro cru” disseminati nella provincia.
Sì, perchè penso che l'Italia sia il paese del vino, e non esistano a priori zone dalle quale non si possa ottenere un vino dignitoso, sano e soddisfacente al palato: è un aspetto che ho discusso anche al recente Vinitaly, e che credo a breve sarà oggetto di un discorso più approfondito...
Ultima arrivata è la Fattoria didattica “Le Cicogne”, di proprietà della Famiglia Paolini: l'Azienda si trova a pochi metri dall'Oasi “Anse vallive di Bando”, a una decina di km da Argenta, dove ogni anno nidificano numerose coppie di cicogne. Una di queste, forse trovando il tutto esaurito, ha pensato di spostarsi su un palo a ridosso della vigna del Signor Paolini, diventandone un'attrattiva.
Il vigneto ospita come varietà il Trebbiano romagnolo e il Pignoletto, varietà a bacca bianca di origine non del tutto conosciuta, diffusa quasi esclusivamente nella DOC Colli Bolognesi e nella IGT Emilia, come nel nostro caso.
Notoriamente il Pignoletto è un vitigno versatile, e quindi interpretazione enologica soggettiva, tant'è che se lo chiedete in mescita il più delle volte vi verrà chiesto: “In che versione lo desidera?”, se invece chi è dietro il banco non ha di questi scrupoli, e voi non specificate niente, nel 99% dei casi vi verrà rifilato un frizzantino...
Non è il caso di “Vigna Cicogna”, per capirlo è sufficiente vedere il vigneto, la sua densità d'impianto e la potatura a guyot, che certo non è proprio adatta a questi terreni di pianura, ma certamente permette di ottenere un'uva ad elevato tenore zuccherino, che deve essere quindi ben monitorata in vendemmia per il discorso acidità.
Altro aspetto importante è che tutta l'Azienda è in regime biologico, certificato anche con gli standard americani (USDA-NOP, CZ/NO 02202)
Ne consegue che a quest'uva dobbiamo fare ben poco: dopo la pigiatura con solfitazione, il mosto fermenta spontaneamente a temperatura controllata; dopo la sfecciatura si prosegue con regolari travasi. Il risultato è stato soddisfacente per noi e per chi l'ha assaggiato, e così, nonostante il 2008 sia stato il primo anno di vinificazione abbiamo deciso di imbottigliarlo.
La potenzialità di questo vigneto è circa 2.000 bottiglie, in realtà quelle in commercio saranno menoin quanto il Signor Paolini come compenso esige vino e non contanti, in questo caso direi un'ottima scelta...
Il Pignoletto “Vigna Cicogna” sarà pronto per la vendita a partire dalla seconda metà di maggio.
Nido di cicogne nei pressi dell'Oasi "Anse vallive di Bando"
La regione Abruzzo è stata colpita il 6 aprile scorso da un terribile terremoto. Il nostro blog Blog&Wine destinerà alla Caritas “Emergenza Abruzzo” i prossimi introiti pubblicitari del 2009. Un gesto infinitesimo di fronte a una così grande catastrofe, che se verrà però moltiplicato dalla “rete” potrebbe portare ad un risultato, l’unione fa la forza!
Per sostenere gli interventi in corso (causale "TERREMOTO ABRUZZO") si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite C/C POSTALE N. 347013 o tramite UNICREDIT BANCA DI ROMA S.P.A. IBAN IT38 K03002 05206 000401120727
Ai posteri l'ardua sentenza, sicuramente è un ottimo luogo dove fare p.r., ma negli stand, almeno ieri, ho visto più venditori che compratori...
Giusto per rimanere in tema letterario, ieri mi sono pure trovato, ahimè c'è sempre una prima volta, nel girone dantesco dell'uscita dal parcheggio P3, dove automobilisti ammattiti si sono improvvisati vigili, comunque con ottimi risultati, mentre i posteggiatori e i vigili, quelli veri, si limitavano a muovere ritmicamente le braccia... Tempo di uscita: un'ora e mezza.
Un'altra cosa è certa: il Prowein ha dichiarato guerra al Vinitaly, vedremo chi ha le spalle più grosse...
Idee ce ne sono eccome, questa è a dir poco geniale...
Il progetto Vinix cerca di fare massa critica, e il buon Armin Kobler, fedele alla linea, ne è strenuo portabandiera (davvero buona la sua gamma, tutta imbottigliata con il tappo a vite; prossimamente anche il gewurtztraminer passito...):
Altri Vinixiani fanno la loro parte: Paolo di Cascina i Carpini trova nell'azzeccato abbinamento fra il salame nobile del Giarolo con il suo Barbera “Sette zolle”, un buon argomento per attirare affiliati:
Silvia Maestrelli presenta ufficialmente i vini di Tenuta di Fessina e del suo progetto siciliano Espeadi: vini connotati sicuramente da personalità e rispetto del territorio. Lo Chardonnay “Nakone”, ottenuto da un vigneto situato in prossimità del Tempio di Segesta, è davvero piacevole e finalmente slegato dal legno come tanti altri pari siciliani. I vini rossi (Nerello Mascalese franco di piede e Nero d'Avola della Val di Noto) cercano la concentrazione, a scapito di un equilibrio che sicuramente arriverà con il tempo.
Progetto assai diverso quello del Nerello Passopisciaro, assaggiato il 2007, che dal colore rubino tenue, sprigiona sentori eleganti che meriterebbero ben altro contesto per un’attenta degustazione…
e a fine giornata tutti i blogger insieme appassionatamente al Convito di Romagna per le nomination del concorso Squisito Blog Cafè, c'è pure la possibilità di assaggiare alcune chicche gastronomiche, una su tutte le “olive all'ascolana” di Matteo Perticari di Fermo.