"Vino dei Blogger # 8" abstract

Eccoci giunti al riassunto del capitolo 8 della saga del “Vino dei Blogger”!

Protagonisti di questo appuntamento i cosiddetti “Vini delle Sabbie”, dei quali vi ho parlato qui, e qui.

Ma diamo subito spazio ai protagonisti, che ovviamente ringrazio e saluto…

- Luca Risso di The Wine Blog ci ha parlato di un mitico bianco italiano, il Blanc de Morgex e de La Salle DOC 2006 della Cave du Vin Blanc de Morgex e de La Salle, prodotto nelle omonime località valdostane a 1200 metri d’altitudine dal vitigno Prié Blanc allevato su sabbie moreniche. Il fatto che questi terreni vengano definiti “prefilosserici”, è dovuto ovviamente alla loro altitudine e quindi al loro isolamento che ha evitato a queste zone il flagello della fillossera a inizio Novecento. In questi climi è ovvio che si ottengano vini bianchi estremamente freschi, adatti quindi alla spumantizzazione.

- Giacinto Chirichella del Blog “Il maiale ubriaco” ci ha invece introdotto in una delle culle del vino italico, vale a dire i Campi Flegrei, in provincia di Napoli. Il prodotto in questione è il Piedirosso Campi Flegrei DOC 2006 delle Cantine Federiciane Monteleone, ottenuto dall’omonimo vitigno a bacca rossa, che rientra in tutti gli uvaggi della zona, come per esempio nella DOC Penisola Sorrentina, e più specificamente nella sottodenominazione Gragnano e Lettere. Anche in virtù dei miei ricordi, questa tipologia di rosso dà il massimo della sua godibilità nel primo anno dopo la produzione… Giacinto, oltre a specificare che il vino degustato proviene da piante franco di piede, fa riferimento ad un tradizionale metodo di potatura denominato alla puteolana, che spero ci illustrerà prossimamente sul suo bel Blog…

A proposito, al “maiale ubriaco” affido la rubrica “Il Vino dei Blogger # 9”, buon lavoro, so che non tradirete le aspettative… ;-)


- Luciano Pignataro, giornalista del Mattino di Napoli, ci narra una storia di amore per la propria terra raccontandoci il A' Scippata” Costa d'Amalfi DOC 2003 dell’Azienda di Giuseppe e Prisco Apicella. A' Scippata”, come scrive Pignataro: “in italiano si direbbe la strappata, l'uva alla terra, l'energia alla fatica, la voglia di restare alla tentazione di fuggire”.

Si tratta di un vino rosso ottenuto da Piedirosso e Tintore, un clone autoctono del blasonato Aglianico. Il vigneto a pergola dal quale si ottiene è stato piantato nel 1930, ed è completamente a piede franco con rese molto basse, vista tra l’altro la sua veneranda età.

Un post molto romantico che racconta di un fiero ritorno alle proprie origini, e consiglio a tutti di leggere…

- Giampiero Nadali, alias Aristide, ci parla dei terreni sabbiosi della DOC Arcole, in provincia di Verona. Questi terreni derivano da uno spostamento dell’alveo dell’Adige avvenuto nell’alto Medioevo a seguito di una esondazione; il vino degustato è il Nero d'Arcole Merlot e Cabernet, Arcole DOC Rosso 2004 prodotto dalla Cantina Sociale di San Bonifacio. Dal punto di vista dell’estensione, la DOC Arcole è una delle più grandi del Veneto, estendendosi tra Verona e Vicenza, fin a lambire i Colli Berici.

Da buon comunicatore, Aristide si chiede perché in questo prodotto, a differenza della linea “base” dove compare un apposito bollino, non sia presente la dicitura “Vini delle Sabbie”. Vorrei ricordare che attualmente tale tipologia non è “ufficiale”: salvo modifiche recenti, so che le tipologie “generiche” riconosciute dallo Stato, e quindi riportabili sull’etichetta, sono “Vino di collina o di colle” (vi è mai capitato di leggerlo???), e “Vino di Castello-Abbazia”, di queste ultime che producono vino se non sbaglio in Italia ce ne sono 3 o 4… Evidentemente a San Bonifacio non hanno voluto ulteriormente complicarsi la vita… ;-)

- Il sottoscritto ha invece parlato di un vino ligure particolare, il "Pian di Sabbia"
IGT Golfo dei Poeti 2006
, dell'Azienda "La Felce", di Andrea MArcesini, eclettico vignaiolo in Ortonovo (SP).
Si tratta di un vino bianco ottenuto dalle uve coltivate a Luni in un vigneto sabbioso a circa 1 km dal mare. Davvero una chicca interessante e rara, che conferma come esistano “Vini delle Sabbie” in molte località, anche se gli appezzamenti , data la particolare natura dei suoli, sono molto piccoli. Ad ogni modo potrebbe anche essere una “chiave di ricerca” per i sempre più numerosi turisti del vino…


- Sono riuscito a coinvolgere per questo appuntamento anche il forum RexBibendi, fondato da un gruppo di Soci AIS, e oggi molto frequentato. In particolare ho ricevuto il contributo di Massj che ci ha parlato del Carignano del Sulcis, e dell’Azienda attualmente più famosa che lo produce, la Cantina Sociale di Santadi abbinandolo ad un agnello da latte arrostito alla fiamma (quindi con una cottura di circa 3 ore) e aromatizzato col mirto… giusto per farci venire un po’ di acquolina… ;-)

- Ringrazio infine per il suo contributo Benoit Tarlant dell’omonima Maison di Champagne, che mi ha segnalato il loro La Vigne d'Antan, proveniente da vigne franco di piede (il nome della cuveé ci conferma la longevità produttiva delle piante non innestate, "vigne franche de pied", da terreni "sablo-silicieux". Potete trovare qui la scheda del prodotto…


- Segnalo inoltre il contributo di Roberto Gatti, Sommelier Ferrarese, che in questo suo articolo ci racconta nel dettaglio la nostra DOC Bosco Eliceo, zona costiera della Provincia di Ferrara, famosa per i suoi terreni sabbiosi, sui quali cresce in particolare la varietà a bacca rossa Fortana, che dà un vino sapido adatto all'abbinamento con i pesci di valle della vicina Comacchio. Sempre di Bosco Eliceo parla Michele Marziani in questo suo post.

Abbiamo quindi intuito come viti “franche di piede” ancora esistano e diano prodotti fra loro a volte molto, molto diversi, a seconda delle pratiche colturali e delle variabili climatiche. Sicuramente potrebbe essere divertente per un appassionato andare alla ricerca di questi Vini, che sono un’espressione “reale” di una archeo-viticoltura.

Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato, il testimone passa allo Staff de “Il maiale ubriaco”, per il “Vino dei Blogger # 9”.

A presto!

Commenti

pierosalvatore ha detto…
Ciao Mirco e complimenti per l'ottimo lavoro. Ti chiedo davvero scusa se non ho partecipato all'interessante argomento da te proposto ma sono rientrato dalle vacanze ieri sera.

Facciamo ora "in bocca al lupo" a Giacinto e...Buona Salute.
Pierluigi.
Anonimo ha detto…
@caro Mirco, complimenti anche da me...In riferimento all'Abbazia di Villanova, (etichetta nero d'Arcole) sì è quella che si vede passando sulla statale 11. Mi auguro che quando passerai da queste parti mi darai la possibilità di farti da guida e di essere mio ospite ( a quanto pare ci divrebbe essere una specie di pic nic dei bloggers tra non molto...)
Salutissimi.
M.Grazia
il maiale ubriaco ha detto…
Ok, passaggio del testimone completato, a breve postiamo anche il tema! il 2 di agosto ci divertiremo, lo prometto! ;-P
Ovviamente ne approfitto per invitare tutti, (nessuno escluso) a partecipare, partendo da MariaGrazia, PieroSalvatore, Mirko...
Sarà un Vino dei Blogger diverso