Protagonisti di questo appuntamento i cosiddetti “Vini delle Sabbie”, dei quali vi ho parlato qui, e qui.
Ma diamo subito spazio ai protagonisti, che ovviamente ringrazio e saluto…
- Luca Risso di The Wine Blog ci ha parlato di un mitico bianco italiano, il Blanc de Morgex e de
- Giacinto Chirichella del Blog “Il maiale ubriaco” ci ha invece introdotto in una delle culle del vino italico, vale a dire i Campi Flegrei, in provincia di Napoli. Il prodotto in questione è il Piedirosso Campi Flegrei DOC 2006 delle Cantine Federiciane Monteleone, ottenuto dall’omonimo vitigno a bacca rossa, che rientra in tutti gli uvaggi della zona, come per esempio nella DOC Penisola Sorrentina, e più specificamente nella sottodenominazione Gragnano e Lettere. Anche in virtù dei miei ricordi, questa tipologia di rosso dà il massimo della sua godibilità nel primo anno dopo la produzione… Giacinto, oltre a specificare che il vino degustato proviene da piante franco di piede, fa riferimento ad un tradizionale metodo di potatura denominato alla puteolana, che spero ci illustrerà prossimamente sul suo bel Blog…
A proposito, al “maiale ubriaco” affido la rubrica “Il Vino dei Blogger #
- Luciano Pignataro, giornalista del Mattino di Napoli, ci narra una storia di amore per la propria terra raccontandoci il “A' Scippata” Costa d'Amalfi DOC 2003 dell’Azienda di Giuseppe e Prisco Apicella. “A' Scippata”, come scrive Pignataro: “in italiano si direbbe la strappata, l'uva alla terra, l'energia alla fatica, la voglia di restare alla tentazione di fuggire”.
Si tratta di un vino rosso ottenuto da Piedirosso e Tintore, un clone autoctono del blasonato Aglianico. Il vigneto a pergola dal quale si ottiene è stato piantato nel 1930, ed è completamente a piede franco con rese molto basse, vista tra l’altro la sua veneranda età.
Un post molto romantico che racconta di un fiero ritorno alle proprie origini, e consiglio a tutti di leggere…
- Giampiero Nadali, alias Aristide, ci parla dei terreni sabbiosi della DOC Arcole, in provincia di Verona. Questi terreni derivano da uno spostamento dell’alveo dell’Adige avvenuto nell’alto Medioevo a seguito di una esondazione; il vino degustato è il Nero d'Arcole Merlot e Cabernet, Arcole DOC Rosso 2004 prodotto dalla Cantina Sociale di San Bonifacio. Dal punto di vista dell’estensione,
Da buon comunicatore, Aristide si chiede perché in questo prodotto, a differenza della linea “base” dove compare un apposito bollino, non sia presente la dicitura “Vini delle Sabbie”. Vorrei ricordare che attualmente tale tipologia non è “ufficiale”: salvo modifiche recenti, so che le tipologie “generiche” riconosciute dallo Stato, e quindi riportabili sull’etichetta, sono “Vino di collina o di colle” (vi è mai capitato di leggerlo???), e “Vino di Castello-Abbazia”, di queste ultime che producono vino se non sbaglio in Italia ce ne sono 3 o 4… Evidentemente a San Bonifacio non hanno voluto ulteriormente complicarsi la vita… ;-)
- Il sottoscritto ha invece parlato di un vino ligure particolare, il "Pian di Sabbia"
IGT Golfo dei Poeti 2006, dell'Azienda "La Felce", di Andrea MArcesini, eclettico vignaiolo in Ortonovo (SP).
- Sono riuscito a coinvolgere per questo appuntamento anche il forum RexBibendi, fondato da
- Ringrazio infine per il suo contributo Benoit Tarlant dell’omonima Maison di Champagne,
- Segnalo inoltre il contributo di Roberto Gatti, Sommelier Ferrarese, che in questo suo articolo ci racconta nel dettaglio la nostra DOC Bosco Eliceo, zona costiera della Provincia di Ferrara, famosa per i suoi terreni sabbiosi, sui quali cresce in particolare la varietà a bacca rossa Fortana, che dà un vino sapido adatto all'abbinamento con i pesci di valle della vicina Comacchio. Sempre di Bosco Eliceo parla Michele Marziani in questo suo post.
Abbiamo quindi intuito come viti “franche di piede” ancora esistano e diano prodotti fra loro a volte molto, molto diversi, a seconda delle pratiche colturali e delle variabili climatiche. Sicuramente potrebbe essere divertente per un appassionato andare alla ricerca di questi Vini, che sono un’espressione “reale” di una archeo-viticoltura.
Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato, il testimone passa allo Staff de “Il maiale ubriaco”, per il “Vino dei Blogger #
A presto!
Commenti
Facciamo ora "in bocca al lupo" a Giacinto e...Buona Salute.
Pierluigi.
Salutissimi.
M.Grazia
Ovviamente ne approfitto per invitare tutti, (nessuno escluso) a partecipare, partendo da MariaGrazia, PieroSalvatore, Mirko...
Sarà un Vino dei Blogger diverso