Delleselve: un’avventura ai confini della Romagna

C’è una strada che dalla Statale Adriatica alle porte di Rimini porta sul crinale che separa la Valmarecchia da San Marino: si chiama Via Santa Cristina, tutta sul crinale, con strappetti degni del giro d’Italia. Addentrandosi per alcuni km si arriva ad un punto panoramico: a sinistra il Monte Titano, a destra la rocca di Verucchio, mastio possente, dai cui spalti si gode una vista mozzafiato sull’Adriatico.

Ma torniamo a Santa Cristina, così la chiamano i Riminesi, che la identificano come un toponimo; in corrispondenza del punto sopra descritto, a destra si apre una via che ben presto diventa bianca, si chiama Delle Selve, e il motivo facilmente si capisce, perché lo spazio è occupato da boschetti e una ricca vegetazione.

Qui, negli anni Novanta e primi Duemila, c’era un’azienda piuttosto nota, che produceva vino e olio, si chiamava Marchesi. Poi l’anno scorso il cambio di proprietà, con il timone che passa a Loretta e Gianni, che già mi avevano coinvolto, insieme a Emanuela e Sandro, nel progetto Gente Agricola, a San Paolo, che in linea d’aria dista un paio di km da qui.

La nuova Azienda, giustamente a mio avviso, si chiama Delleselve, ed è davvero uno spettacolo, sia dal punto paesaggistico che viticolo, con 4 ettari di vigneto impiantati a ritocchino su due terrazze esposte a settentrione, in una conca sempre ben ventilata, tutte condizioni adattissime per la vite. Diverse le varietà; subentrati in corsa per la vendemmia 2011, gli sforzi si sono concentrati sulla Rebola, varietà locale a bacca bianca, e il Cabernet Sauvignon.

L’idea, come prima vinificazione, è stata quella di capire cosa abbiamo fra le mani, per cui abbiamo approntato un piano poco impattante, con fermentazioni spontanee che nel caso della Rebola hanno previsto anche una brevissima macerazione di 12 ore a temperatura controllata.

Il risultato? Sarà di certo il bicchiere a decretarlo, l’imbottigliamento è molto recente, ma i primi assaggi paiono molto confortanti, però, con un progetto così bello, non sono riuscito dal trattenermi e ho voluto già raccontarvelo… ;-)

PS: per maggiori informazioni, al momento l’Azienda ha una pagina su Facebook come “Società agricola Delle Selve”.

Commenti

Anonimo ha detto…
Ma la rebola alias pignoletto è vinificato fermo o frizzante?a che altezza si trovano le vigne? Podere Vecciano che si trova nei paraggi vinifica, per il mio gusto, una rebola veramente buona sarà il terroir?ciao Ivano
Percorso Primaro ha detto…
Ciao Ivano, tutto bene? Ok rebola alias pignoletto, sebbene in zona mi abbiano assicurato che come vitigno esiste, di più però al momento le mie indagini non hann portato oltre... ;-) Abbiamo vendemmiato l'uva a maturazione, quindi è fermo, e pure macerato, sebbene per pochissime ore. A me la rebola di Podere Vecciano piace molto da un punto tecnico, io personalmente non la vinficherei così, ma sono delle scelte esclusivamente personali, ad ogni modo penso che il terroir sia molto valido anche per questo vitigno. Il vigneto Delleselve è a circa 300 m di altitudine.
Se potesse interesarti fammi sapere che troviamo il modo di assaggiarli insieme... ;-)
A presto

Mirco
Anonimo ha detto…
Mi interessa molto!Tu non vai a degusto con gusto a Bagnacavallo?Ciao Ivano
Percorso Primaro ha detto…
No, quando ci sarà? Magari mi informo poi ci sentiamo...