Le giornate altoatesine del Pinot Nero


Ciò che rende speciale il “Concorso nazionale del Pinot Nero”, giunto quest’anno alla 7^ edizione, è il metodo di valutazione dei campioni e dei degustatori.
Ho avuto l’onore di far parte della Commissione che ha giudicato gli oltre 70 vini iscritti a questa edizione: occorre tener presente che ogni Azienda poteva presentare un solo campione di una sola annata, la 2005.
La degustazione si svolta presso l’Istituto provinciale Laimburg a Vadena (BZ).
Oltre al punteggio in centesimi, i degustatori dovevano compilare una scheda destrutturata, vale a dire una scheda nella quale il giudizio viene espresso graficamente con un segno sopra un segmento che individua un giudizio incrementale.

Ciascun Commissario ha valutato 60 campioni in due sessioni da 30 ciascuna; la seconda prevedeva 5 ripetizioni, valevoli per determinare la ripetibilità dell’assaggiatore, e quindi la sua attendibilità (per l’elaborazione successiva è chiaro che le ripetizioni erano le stesse per tutti i degustatori). L’attendibilità veniva ulteriormente vagliata tramite lo scostamento del punteggio individuale rispetto alla media. Si individuano così due tipi di scostamenti che opportunamente trattati matematicamente, permettono di estrapolare il cosiddetto valore F. Confrontando il valore individuale di ciascun degustatore con una distribuzione statistica di riferimento (nella fattispecie quella di Snedecor), è possibile valutare la performance complessiva del degustatore, a seconda del suo posizionamento all’interno di tale distribuzione.

Avete capito qualcosa? Be’, la statistica mi è sempre piaciuta, ma da qui a saperla spiegare credo ne passi… ;-)

Il succo del discorso è che una volta tanto ad un concorso vengono applicate elaborazioni statistiche che tendono a omogeneizzare il risultato del panel di degustatori, visto che, per farvi capire le divergenze individuali, ad un campione di prova sono stati attribuiti giudizi divergenti per 50 centesimi! Decisamente un po’ troppo… ma si sa, ognuno di noi ha la propria storia degustativa

Ciò che ritengo di aver imparato durante questa esperienza sul Pinot Nero italiano, è che esistono stili regionali, soprattutto dove la presenza del vitigno è meno diffusa, e questo è forse riconducibile al presenza di pochi enologi per più aziende. Sì, perché il Pinot Nero è vitigno ostico da vinificare, con una quantità di colore limitata che polimerizza velocemente portando a tonalità evolute anche solo dopo due annate. Per questo l’uso del legno nuovo è determinante, anche se spesso abusato…

Sono molto curioso di conoscere i risultati del Concorso, e vi consiglio di fare un salto a Egna per il banco d’assaggio che si svolgerà il 22 e 23 maggio prossimi; ecco il programma dettagliato:

http://www.blauburgunder.it/it/calendario/

Un ringraziamento particolare all’Organizzazione e ad Armin Kobler, ricercatore di Laimburg e ideatore del metodo di elaborazione statistica sopra accennata (sicuramente Armin sarebbe molto più bravo di me a spiegarvelo…)

Della manifestazione hanno recentemente parlato Andrea e Giampiero.

Commenti

Burde.it ha detto…
ehi mirco, dicci i tuoi favoriti!!! a quali hai dato i punteggi più alti???
Percorso Primaro ha detto…
Ciao Andrea, hai letto dell'iniziativa che faremo con l'abbinamento vino-musica? Come vedi qualcosa si sta muovendo...

Per quanto riguarda i Pinot Neri, i migliori, secondo i miei punteggi, sono stati:
1) Muri-Gries AA Pinot Nero Riserva "Abtei Muri" 88/100
2) Ferruccio Carlotto, Nals Magreid, Franz Haas 85/100
3) Maso Thaler, Tiefenbrunner 84/100

Concordo cone te per il buon livello del Podere Fortuna al quale ho dato 80/100...
A mio modesto avviso le differenze fra Trentino Alto Adige e tutti gli altri sono piuttosto marcate...
Però adesso sono molto curioso di conoscere i risultati definitivi... ;-)
A presto!
Anonimo ha detto…
Ciao Mirko,
mi ha fatto veramente piacere leggere il tuo giudizio sul Pinot Nero per quanto riguarda in particolare il ns. Pinot!
E' sempre una grande soddisfazione.
Mi farebbe certamente molto piacere una tua o vs. visita in cantina per una degustazione dei ns. bianchi e naturalmente del Pinot Nero. A presto e un cordiale saluto!
MASO THALER - Via Gleno n. 59 - 39040 Gleno - Montagna
Francesco Motta - zefranzisco@libero.it
Percorso Primaro ha detto…
Grazie Francesco per il messaggio!
Verrò con piacere a trovarvi quando capiterò a Montagna... a proposito, potrebbe darsi in agosto, in occasione della "Vecia ferrovia"...
Sono stato onorato di far parte della giuria di un concorso così ben strutturato; ritengo che i produttori possano trarre informazioni utili dai risultati, in quanto, grazie all'elaborazione statistica, i dati finali sono decisamente attendibili... Ciò che mi piacerebbe molto sarebbe conoscere i pareri degli organizzatori, ma conoscendo l'impeccabile Armin credo non si sbottonerà mai! ;-)
A presto!

Mirco