Sebbene non abbia una cultura approfondita in materia, mi piace molto ascoltare la musica.
Di un brano musicale, come di un vino, l’aspetto che apprezzo maggiormente è l’armonia.
A parole dell’armonia non saprei dare una definizione esauriente, ma credo vada scovata nella natura intima delle cose.
Molti hanno cercato di abbinare vino e musica partendo dal ritmo, perché scandisce il tempo, creando simmetrie.
A livello molecolare la simmetria è molto importante ( vedi teoria dei gruppi), ma una volta identificate le frequenze perturbative permesse, subentra un altro aspetto fondamentale che è la risonanza; ed è nella risonanza che secondo me risiede il segreto di questo abbinamento.
Le molecole che compongono il vino possono entrare in risonanza con le frequenze emesse dagli strumenti musicali, creando quindi l’armonia!
Senza entrare troppo nel dettaglio teorico, azzarderei degli accostamenti fra i suoni degli strumenti e i caratteri organolettici salienti di un vino e di un cibo, questo perché l’esperienza sensoriale altro non è che la risposta fisiologica del nostro corpo e della nostra mente quando si trovano immersi in un “campo pertubativo”. Questo concetto forse è un po’ più complicato, ma se qualcuno volesse potremmo approfondirlo.
Ecco lo schema generale che ho elaborato:
ALTE FREQUENZE
MUSICA
- Strumenti a corda -
- Percussioni metalliche
VINO E CIBO
- Tonalità dei vini giovani
- Profumi primari preponderanti
- Presenza di anidride carbonica
- Equilibrio spostato verso le componenti dure
- Cibi a reazione basica
BASSE FREQUENZE
MUSICA
- Strumenti a fiato
- Strumenti a percussione
VINO E CIBO
- Tonalità evolute
- Profumi secondari e terziari
- Equilibrio spostato verso le componenti morbide
- Cibi a reazione acida
È chiaro che un abbinamento per risonanza è di fatto assimilabile ad un abbinamento per concordanza.
Il ritmo, e quindi il genere musicale, andrà invece a modulare le frequenze, le quali saranno ulteriormente complicate dal numero di strumenti suonati contemporaneamente.
Che ve ne pare il mio modello???
Mi sembra sufficientemente chiaro, magari provate ad applicarlo, poi mi direte se i risultati saranno di vostro gradimento…
Per questa rubrica ho fatto un tentativo con “Esnalar”, il brano che dà il titolo ad un album dei Llangres, ottimo gruppo che suona la musica folk delle Austurie, e che il gruppo consente di scaricare in demo qui.
Uno dei miei generi musicali preferiti è infatti la “musica celtica”, che ascolto ormai da molti anni: ho conosciuto i Llangres durante l’edizione del 2001 del Trigallia Celtic Festival di Argenta, e da allora li seguo quando vengono in tournee in Italia.
Nella musica celtica gli strumenti più utilizzati sono il violino, la chitarra (i Llangres utilizzano preferenzialmente il bouzouki), una grande gamma di flauti, naturalmente le cornamuse e l’arpa celtica.
Per questo, riallacciandomi alla prima parte del post, ho abbinato a questo brano un Prosecco DOC Valdobbiadene spumante extra dry dell’amico Luigi Follador dell’Azienda Santantoni di Santo Stefano di Valdobbiadene.
I riflessi prodotti dal fine perlage, gli intensi profumi citrini e di frutti esotici, il piacevole nerbo acidi, a mio avviso risuonano perfettamente con la voce di Esther Fonseca e gli strumenti dei Llangres, e suggerisco questo abbinamento per l’imminente brindisi di Capodanno.
Buone feste a tutti!!!
Commenti
Pensavo di aver raggiunto picchi elevati con podcast e insonnia, ma voi ci date dentro di brutto!
Complimentoni ragazzi! Avete sfornato Post e idee di alta classe, il quarto uomo del CLab è un po' perso invece su strade Emirate Arabe... dopo lo SpitPoint e la carta delle carte, si è afflosciato... Si vede che la mancata organizzazione del concorso appena citato lo manda in stallo! Aiutiamolo...
Per Natale Adotta un Fusco!
innanzitutto il mio augurio più grande per un 2008 di cose belle da sperare e da realizzare. E quindi... complimenti per questo tuo post che leggo solo oggi!
Spiritoso metodo che può essere utile anche a chi ( come la sottoscritta) attende il fatidico scritto dell' AIS per l'8 gennaio!
No so se ho applicato correttamente il metodo, dilettandomi tra grafici d0abbinamento, ma la tua Fortana - Uva d'oro la si è bevuta in una splendida sera tra Natale e Capodanno, accompagnata da un cotechino e da qualche altro grasso salume ( troppo distante la salama!). La musica era di pianoforte - corda percossa quindi - se vogliamo: "Le onde" di Ludovico Einaudi. C'è sembrato che il lineare pianoforte non fosse abbastanza per la piacevolezza della Fortana e abbiamo terminato sulle note del triplo concerto di Beethoven diretto da Claudio Abbado.
Un caro abbraccio e un grazie.
M.Grazia