Vino dei Blogger #11: connessioni

EH NO Andrea Gori alias “Vino da Burde”, così no vale!

Vabbè che sei reduce da un prestigioso concorso (a proposito, complimenti a prescindere…), però se andiamo avanti così, per partecipare al “Vino dei Blogger”, bisognerà in futuro essere almeno laureati!

Scherzo ovviamente!!!

Intrigante questa ricerca del “matrimonio d’amore”… per questo provo a stupirvi con un bel mix di ingredienti con ciò che ho visto e assaggiato tra ieri e oggi.

PS: leggete con attenzione, è un post un po’ complicato…

A Villa La Favorita di Sarego (VI), sempre più teatro di grandi eventi enoici negli ultimi anni, si è svolta la prima edizione di DolceVi, rassegna dedicata ai vini dolci italiani: dolci, quindi non solo passiti e spumanti, come ha sottolineato l’istrionico Fausto Maculan (il portabandiera del Torcolato per intenderci), che nel convegno di sabato mattina ha lasciato al pubblico una interessante tabellina che spiega come vengono prodotti i vini dolci in tutto il mondo… non mi dilungo oltre, però devo dirvi che nel corso della giornata la tebellina mi è tornata utile, perché l’Italia, anche in questa produzione, è talmente ricca di sfaccettature e piccoli particolari, che vale davvero la pena organizzare una manifestazione corale come questa… a proposito, approfitto per complimentarmi con gli Organizzatori, in primis i Consorzi di Tutela partecipanti e Bruno Donati.

Ma torniamo ai vini; prima nota positiva: erano tutti buoni!

Non posso per questo parlarvi di tutti quelli che ho degustato, mi riservo di segnalare ciò che più mi ha stupito per sentori inconsueti o perché semplicemente non conoscevo: ricorderò l’eleganza del Moscato di Scanzo del Castello di Grumello “Valcalepio DOC Moscato passito 2000”, di un imprevedibile Barbera vendemmia tardiva “Respiro di Vigna” Vdt di Carussin, del perfetto COF DOC Picolit 2005 dell’Azienda Dri “Il Roncat”, dell’ineccepibile Alto Adige DOC Moscato Rosa 2005 “Rosatum” di Colterenzio, e dell’ “umanissimo” Aleatico Puglia Rosso IGT “Gazza Rubina” 2005 dell’Azienda Santa Lucia. Mi hanno inoltre colpito lo stile, non so quanto voluto o più semplicemente rispondente alla tradizione, di due “simil Pedro Ximenez” di ultima concezione, quali il DOC Colli di Conegliano Torchiato di Fregona 2004 di Michele Da Frè, e il Greco di Bianco DOC 2002 di Capo Zefirio.

Che dire poi di un’invenzione bella e buona ad opera di Mario Pojer, che definirei il “Marco Polo” dell’Azienda Pojer & Sandri di Faedo (TN), che da un viaggio in Australia porta a casa una “ricetta” per un vino fortificato, e con alcuni suggerimenti di Vincent Bouchard, produttore giramondo attualmente accasato in Portogallo e anche lui presente al convegno, estrae dal cilindro “Merlino”, un vino a base di mosto di Lagrein 2006 parzialmente fermentato (4% vol.), al quale viene aggiunto un brandy del 1992 grado pieno (74% vol.) a -5 °C sempre prodotto dall’Azienda che dispone di un proprio alambicco, per arrivare ad una gradazione finale di 18% vol. : difficile sinceramente trovare le parole per descriverlo, vi consiglio, molto più rapidamente, di assaggiarlo…

Ma il vino del quale vorrei parlarvi in dettaglio e che più mi ha colpito per potenza ed armonia è sicuramente è l’ IGT Abruzzo “Clematis” 2001 da uve Montepulciano d’Abruzzo in purezza di Ciccio Zaccagnini: vabbè, non scoprirò l’acqua calda, però questo passito lo avevo già assaggiato al Vinitaly 2006 e subito avevo intuito l’unicità di questo prodotto, frutto di una ricerca appassionata dell’Azienda Zaccagnini, e della consulenza dell’Enologo Concezio Marulli, forte delle performance degli altri due passiti aziendali: i Plaisir Bianco e Rosso.

Rosso rubino austero, cupo, al naso è un frutto rosso nel pieno della maturazione, succulento, invitante, che si schiude su note eleganti di cioccolato bianco. In bocca ciò che colpisce è il perfetto equilibrio che poi si ritrova in retrolfattiva, a suggellare un’armonia perfetta.

E siccome Andrea Gori questa volta ci richiede la scheda AIS, snocciolo un bel 93/100 !

Bene, individuato il vino, cosa abbiniamo?

Domenica 21 ad Argenta si è svolta la manifestazione SopratutttoVino, quest’anno alla VI Edizione; nel mercatino che fa da corona all’evento c’era anche lo stand della Cooperativa Sociale “La Pieve” di Ravenna, che da alcune edizione offre ai visitatori uno dei dolci più tipici del territorio argentano: lo “Sblun” in ferrarese, “Sblon” in argentano.

Si tratta di un raviolo lungo una decina di centimetri circa, cotto su una piastra e lasciato in ammollo nella famosa “Saba”, che noi produciamo e della quale abbiamo parlato qui.

Per i più curiosi, e per racimolare “punti bonus” nella rubrica “Vino dei Blogger #11”, ecco la ricetta tratta dal sito del Comune di Argenta, che si è adoperato meritoriamente nella ricerca delle ricette locali:

http://www.comune.argenta.fe.it/territorio/ricette.aspx

http://www.comune.argenta.fe.it/territorio/ricette/dolciP.aspx#7

Ingredienti

farina di castagne, castagne secche, fichi, marmellata, mostarda, farina, acqua, 1 bustina di lievito

Preparazione

Preparare la pasta con farina,lievito ed acqua; tirarla e tagliarla a rettangoli grandi. Nel frattempo, mescolare in una terrina marmellata, mostarda, farina di castagne fichi tritati e castagne secche lessate. Mettere nei rettangoli l'impasto e metterli a cuocere sulla graticola; appena cotti, lasciarli macerare nella saba o nell'acqua di miele.

Preciso che la ricetta può subire piccole varianti da famiglia a famiglia, per questo sarebbe molto bello se questo dolce così tipico potesse diventare il portabandiera del nostro territorio, e quindi assumesse una ricetta codificata definitiva…

Ed ecco la scheda AIS dell’abbinamento:

E dopo un abbinamento di tale portata, in questo paradiso glicemico, il mio sonno sprofonda e s’abbandona…

Commenti

purplestain ha detto…
Salve,
per favore, mi potete spiegare cos'è e come funziona il Vino dei Blogger?
Grazie & saluti.
David
Percorso Primaro ha detto…
Ciao David.
L'inziativa consiste in questo: a turno mensile, i Wine Blogger propongono un tema per un post che riguarda una particolare categoria di vini. L'organizzatore coordina i post, nel senso che lancia un post di presentazione del tema, lo diffonde nel circuito dei possibili partecipanti e si fa carico di scrivere al termine un post riassuntivo e segnala chi sarà il blogger successivo che organizzerà.
Mi sono spiegato bene? ;-)
Maggiori dettagli li trovi qui:
http://imbottigliatoallorigine.blogspot.com/2006/11/vino-dei-blogger-1-il-riassunto.html
Se mi mandi una mail ti invio il prossimo tema.
Grazie per la visita, a presto

Mirco