Le sorprese di Luk non sono però finite come anticipato nella sua mail: “Domenica pomeriggio avremmo la possibilità di andare a caccia della buttigiasca, vitigno sconosciuto allevato solo a Montale, forse e ripeto forse, potrebbe essere il rossese bianco descritto dal Gallesio nella sua Pomona Italiana...”
Ed eccoci quandi a Montale, dove scopriamo vini arcaici, che impavidi viticoltori tengono in vita: certo la tecnologia è ancora lontana da questi luoghi, ma a Montale il vino si beve, non ha un commercio, e allora sorseggiare i loro vini bianchi e rossi, quest’ultimi ottenuti probabilmente da uve di Dolcetto, con Sara Giancarlo e gli altri amici, ha un fascino che la “compagnia dei Bloggers” subisce volentieri.
Proprio grazie a questi vecchi vigneti, alle prassi tradizionali (come per esempio il cambio dei bicchieri testimoniato anche da Mike: http://www.thewineblog.net/vino/archives/2007/06/06/tgv_meeting_2007_a_r.html#more ), alle persone ospitali e cordiali, anche Mario Soldati parlò del “Vino di Montale”, ed essendo risaputo quanto lo scrittore amasse l’umanità della vita, credo che in queste belle colline si sia trovato a proprio agio…
Foglia della varietà Albarola o Bianchetta del Genovesato, la sua peculiarità è di non avere lobi:
La caratteristiche case di Montale:
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A presto
M.