Wine memories




Quando nasce il ricordo di un vino? Ovviamente dopo averlo degustato… e con esso trascina i ricordi di una serata…
Ecco quindi il bicchiere vuoto in primo piano, fuori fuoco perché nel momento dello scatto la sua presenza è simbolica e non fisica.
Ma siamo sicuri che il locale davanti al tavolino esista davvero? Guardate bene, è un po’ come il gioco “trova le differenze” nelle parole crociate… non avete notato la linea verticale a metà dell’inquadratura? Ebbene sì: ciò che l’obiettivo mostra è uno specchio! Per cui il locale è alle spalle di chi fotografa…

E cos’è un ricordo se non un’immagine riflessa negli occhi dalla nostra mente?

Non pensate male: il solo fatto che il calice fosse vuoto non significa per forza fossi ubriaco… ;-)

Foto: Wine memories, Mirco Mariotti 2006

Commenti

Anonimo ha detto…
Lo so che è la polverina che fa questi effetti e non il vino.....
Feba ha detto…
Buongiorno! Non so se ti può interessare (o se già sai), ma ti segnalo la nuova tendenza dei paesi anglosassoni, portare al ristorante il proprio vino preferito da casa, pagando un diritto di tappo di 5 euro (http://cucina.temi.kataweb.it/?ref=rephpsp2)...
Che ne pensi di questa storia?
Percorso Primaro ha detto…
Ciao!
Se ti va possiamo fare un post comune nei nostri blog sull’argomento “diritto di tappo”, del quale, a dire la verità, da tempo si parla fra gli appassionati, più sicuramente che fra gli addetti al settore…
Il mio parere: se decidi di andare in un locale è perché là sai di trovare qualcosa di speciale, compresa la carta dei vini, che è, ti assicuro, uno dei massimi indizi della professionalità del ristoratore, magari se ne può riparlare in seguito; per cui portarsi il vino da casa mi sembra scortese, in un certo senso è una mancanza di rispetto nei confronti del lavoro del titolare.
Detto questo, può succedere che per una occasione particolare un cliente abbia delle richieste che il ristoratore è buona norma assecondi, ma ritengo che non debba diventare la norma; per questo quasi tutti i locali non lo pubblicizzano per evitare episodi spiacevoli, anche perché non tutti i clienti sono educati alla stessa maniera.
A me è capitato in passato di chiedere il “diritto di tappo”, ma se dovessi ripeterlo lo farei solo con i ristoratori con i quali ho confidenza…
Feba ha detto…
Uhm, sono d'accordo con te, anche perchè il tuo vino preferito lo puoi bere a casa tua durante una bella cena con gli amici...
Per il post comune... sono d'accordo, che scriviamo? :P
Anonimo ha detto…
Bravo il Mariot....
Ma Mi aspetto nuove e più pericolose immagini catturate con la tua nuova compattina digitale.
Sono favorevole alla rubrica "diritto di tappo" e vorrei anche lanciare un contest fra gli amici fotografi
Tema: Olfatto
Che ne dite??????
Anonimo ha detto…
fantastico, vada per il contest, voglio, però, anche io il diritto di pubblicazione delle foto, a contest concluso, in Blogotomia....
Percorso Primaro ha detto…
Lazzeroni, ne sapete una più del divaolo... accolte tutte le proposte, anzi, rilancio!

Tema: la degustazione del vino

1^ Blog&Wine Photo Contest: la vista
2^ Blog&Wine Photo Contest: l'olfatto
3^ Blog&Wine Photo Contest: il gusto

1^ concorso: una foto per concorrente, scadenzainvio foto 20 aprile 2007
Premiazione ed esposizione dei primi 10 scatti il 1 maggio durante la visita al vigneto, in caso di maltempo cerimonia di premiazione presso il caffè cristal il sabato successivo.
Premi: vini Mariotti, gadget Blog&Wine

Che ne dite? procediamo?
Secondo me con i nostri referenti siamo in grado di divulgare abbastanza rapidamente...
Anonimo ha detto…
stampa stampa stampa, invia invia invia... volantini e email per i soci e non....