Se conoscete 1.000 persone nell'enosfera, state pur certi che potreste vederle tutte a Vinitaly, l'evento che fagocita il mondo del vino in 4 giorni ( e forse per questo dopo lustri di polemiche è ancora sulla cresta dell'onda...).
E infatti appena arrivato vedo subito Giampiero alias Aristide, al quale dedico il titolo di questo post tratto da una sua simpatica rubrica...
E infatti appena arrivato vedo subito Giampiero alias Aristide, al quale dedico il titolo di questo post tratto da una sua simpatica rubrica...
Una gita che condenso in 3 immagini tre:
2) "al vinifichè": espressione volutamente coniata dal sottoscritto e dal buon Fuschini per indicare una tipologia non sicuramente eleggibile agli onori degli altari, ovvero l'Oltrepò Pavese Pinot nero frizzante/spumante vinificato in bianco. Dopo tanto peregrinare ho fatto pace con Amarillis dell'Azienda La Travaglina, charmat direttamente dal mosto. In questo stand mi sono fermato casualmente attratto dal tangram di questa etichetta, chissà perchè...(*)
3) La visita del Ministro del Lavoro Poletti: probabilmente organizzata dal regime di Pyongyang, con red carpet e parata della Guardia Forestale a cavallo in alta uniforme di rappresentanza con tanto di esibizione delle sciabole...
PS: qualcosa ho pure assaggiato! Tre espressioni di territorio ciascuna grande a modo suo: il Groppello 2013 de La Basia, lo Zibibbo secco di Marilena Barbera, e il Gattinara 2008 di Nervi, tutti ghiottissimi...
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