L'avvento dei "Mangiaebevi"


Improvvisamente i programmi della TV di Stato vennero interrotti per dare spazio al nuovo proclama del Dittatore del Gusto: “In questi tempi difficili, sulla nostra Nazione incombe un grande pericolo: un manipolo di loschi personaggi, sempre più agguerriti, intende erigersi a portabandiera del BUON GUSTO, postulando, tra l’altro, il libero arbitrio nell’abbinare il cibo al vino!

Capite, cari concittadini, a quali terribili conseguenze ciò condurrebbe?

Una babele di profumi e sapori che vi confonderebbero, portando addirittura a pensare sia giusto assaggiare i piatti delle cucine regionali di paesi stranieri… e tutto ciò in nome di cosa? Di una nuova pseudo cultura del cibo? Abbiamo forse bisogno di essere consapevoli di ciò che mangiamo e beviamo?

No, benevoli amici, noi dobbiamo salvaguardare il BUON GUSTO OMOLOGATO, l’IGIENE CULINARIA che in questi anni siamo riusciti ad imporvi.

Per il vostro bene abbiamo chiamato il Professor Oneflavour, illustre ricercatore, che ha trovato il rimedio a questa minaccia: il ‘Mangiaebevi’!

Si tratta di mettere in macerazione nel giusto vino la giusta pietanza e distillare il tutto, in modo da ottenere una nuova bevanda che da sola possa costituire le portate di un intero pasto.

In questo modo al ristorante mai e poi mai si balenerà nella vostra mente, e in quella del ristoratore, l’idea di poter scegliere liberamente, con i dubbi e gli sterili quesiti che conseguentemente scaturirebbero…

Pensate che grande sollievo ciò costituirà per tutti voi: per questo impongo sin da ora il COPRIFUOCO GASTRONOMICO in tutti gli esercizi, che dovranno somministrare solo i ‘Mangiaebevi’ omologati dallo Stato, elencati in appositi menù bollati. Le versioni numero 1 e 2 sono già state rilasciate, si tratta dello ‘chardonnayfishandchips’ e del ‘merlotcheeseburger’, a breve arriveranno le altre, non troppe però…

A presto cari subalterni, e che le calorie non ci abbandonino!”


Il mitico Oste della Trattoria Pegaso si svegliò trafelato, accanto a una sontuosa porzione di gorgonzola dolce e di polenta della Val Sabbia, entrambe causa del suo abbiocco. Sebbene fosse stato solo un brutto sogno, si disse che non c’era più tempo da perdere, era giunto il momento di organizzare la RIVOLTA DEI SAPORI, e di chiamare in adunata i SOVVERSIVI DEL GUSTO: tutto il resto è ormai storia…

Bacco salvi la Cucina!


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