Colto da profonda inc….tura causata da un micidiale cocktail di vessanti proposte commerciali di telefonia mobile, offerte di viaggi last millisecond, servizi bancari non richiesti ma addebitati in conto; come una vite colpita da leggero stress idrico estivo reagisce dando il meglio di sé, vado a coniare un’espressione di “micro economia” che entrerà sicuramente nel gergo corrente!
Si tratta di TRADE FEAR (l’espressione anglosassone è più roboante), che traduco a modo mio in “paura da affare”; in pratica si tratta di quella spiacevole sensazione nella quale incorre un consumatore medio di fronte ad un mercato di servizi totalmente deregolamentato, nel quale i macro fornitori, dopo appassionati calcoli al millesimo di euro, propongono offerte nelle quali sistematicamente il cliente non ha MAI un vantaggio rispetto al passato. Questa situazione ha come conseguenza un totale rigetto del soggetto nei confronti del mercato, attanagliato dalla paura di essere gabbato…
Questo teorema ha come conseguenza che il consumatore/utente vada alla ricerca del produttore fisico del bene/servizio causando un meccanismo di contrazione/propulsione che porta al successo di sistemi di vendita certificati tipo ebay, nei quali i produttori possono presentarsi in prima persona. Si tratta a questo punto che i produttori si organizzino solo un po’ meglio, e che si torni in poche parole ad un sistema più umano, nel quale si ha a che fare con l’artigiano sotto casa che all’occorrenza è capace di dialogare con tutto il mondo…
Bene ragazzi, sono pronto per il premio Nobel… ah ah ah
Commenti
Mi raccomando, il vinello non va degustato prima di mettere le mani sul pc... eh eh non che sia un oggetto prezioso, giusto per evitare qualche corrente vagante... ;-)
A presto!
Mirco
Luk
Ciao
Mirco