"Come lo sai?","Come lo fai?" serata sulla creatività

Grazie al filosofo bolognese Cinzio Lombardi, sono venuto a conoscenza delle attività dell'Associazione Terzadecade di Molinella (BO). Mi ha colpito il "filo rosso" che lega gli appuntamenti/spettacoli della rassegna "La Funzione d'Onda", che vede come guide artistiche Gabriele Argazzi e Barbara Bonora. L'aspetto più intrigante,del quale si dibatterà nel corso dell'ultimo incontro di cui allego il comunicato stampa, è il rapporto fra invenzione e innovazione, che si può esternare nelle affermazioni "Come lo sai?" e "Come lo fai?", che mi piace riformulare nel "Si può inventare senza conoscere?", a mio avviso la risposta è ovviamente no, però la conoscenza non contestualizzata dalla quotidianità, crea i presupposti per la nascita dell'acme creativa; vi ricordate la famosa mela caduta in testa a qualcuno??? Appunto... ;-) Sarebbe bello se a scuola oltre ad enunciarti i teoremi, ti raccontassero come sono scaturati dalle menti che li hanno formulati...


“Come lo sai ? – Come lo fai ?” è il titolo dell'ultimo evento de 'La funzione d'onda' per questa stagione e avrà luogo il 25 maggio prossimo, a partire dalle ore 21.00, al Teatro San Luigi di San Martino in Argine (Molinella - Bologna) dove, lo ricordiamo, L'aquila Signorina si trova in residenza.
Si tratta di un incontro sulla creatività che vedrà la partecipazione di numerosi ospiti (studiosi, artisti, scrittori e scienziati) e si pone l'obiettivo di metterli a confronto per dibattere temi come l'invenzione e l’innovazione, che vengono comunementi affrontati separatamente a seconda che si parli di creazione artistica o di scoperta scientifica, ma per i quali si è mostrata da tempo l’evidenza di un terreno comune che collega estetica e matematica, immaginazione e teoria. Non sarà un incontro strutturato rigidamente: a ciascuna delle figure chiamate a intervenire non è stato chiesto di scrivere relazioni o interventi, ma piuttosto di descrivere esperienze, portare elementi utili al discorso comune, indicare percorsi esemplari.

“Come lo sai ? – Come lo fai?” giunge al termine di un lungo lavoro condotto con la complicità filosofica di Cinzio Lombardi e l’intenzione è quella di affrontare insieme ai nostri ospiti i due principali filoni della riflessione sulla creatività, vale a dire quello che tenta di definire il ‘genio’ e quello che vede nel nuovo il frutto di una capacità assai più laica di saper connettere in modo sorprendente elementi linguistici e concettuali considerati inconciliabili.

Oltre al già citato Lombardi, hanno confermato la loro presenza:

Bruno D'Amore e Martha Isabel Fandiño Pinilla (esperti di didattica della matematica); Raimondo Guarino (studioso di teatro); Zimmer Frei (gruppo attivo nella performance, arti visive, musica e nelle loro espansioni nel video e nel cinema e composto da Anna De Manincor, Anna Rispoli e Massimo Carozzi); Nicola Zonca (sound designer); Marina Marini (biologa); Mirko Degli Esposti (fisico matematico); Aldo Spizzichino (grafico); Mario Giorgi (scrittore e drammaturgo); Alberto Bertoni (poeta).

L'INGRESSO E' GRATUITO. Potete chiedere informazioni al 3479672372 o inviare una mail a terzadecade@alice.it

Durante la serata sarà offerta la consueta degustazione di vini dell'Azienda Vitivinicola 'Giorgio Mariotti' di Argenta (il loro ultimo prodotto, un fortana DOC denominato 'Duna della Puia' è davvero ottimo, dovete crederci...).

Per saperne di più:

L'idea di una serata di confronto pubblico su un argomento come la creatività è nata dalla lettura delle riflessioni del fisico Wolfgang Pauli circa la natura archetipica di taluni concetti della fisica quantistica. La domanda...
...fondamentale alla quale Pauli cerca di rispondere (la raccolta di saggi in questione è pubblicata in Italia col titolo di “Psiche e Natura”) riguarda l’identificazione della fonte delle innovazioni scientifiche concepite dal pensiero umano e quello che ci ha inizialmente affascinati sono state la qualità e la direzione di questa indagine.

Sforzandosi di spostarsi su un piano assoluto, il creatore si ripiega in sé stesso e identifica il luogo e il momento in cui qualcosa (intendendo con questa espressione generica una scoperta, un segno sulla carta o nella materia, un gesto, un testo, un movimento oppure un suono) si è affermato su tutti gli altri possibili, imponendosi in ossequio a una legge implacabile ed extrasoggettiva (e, quindi, ‘vera’ secondo la più classica delle accezioni), che, nel caso di Pauli, viene a coincidere con l’architettura dell’inconscio collettivo junghiano.

La domanda scaturita da questa fascinazione, cioè ‘Come lo sai ?’, è stato il titolo pensato inizialmente per la serata; un titolo che era in qualche modo un tributo a quel personaggio straordinario che è stata la genetista Barbara McClintock, che questa formula ebbe a coniare allorché si trovò a valutare l’esiguo concorso del metodo scientifico nella costruzione delle proprie certezze teoriche.
Numerose riflessioni e discussioni si sono poi succedute nel tempo, suggerendoci di porre in relazione la creatività con ulteriori processi e condizioni, rispetto ai quali il ruolo del soggetto appare più sintetico che intuitivo e dove si ha creatività perché questi è immerso nella realtà e non perché è capace di uscirne.

Ci siamo accorti che aspirare a una teoria dell’atto creativo ci chiedeva di porre in posizione di equidistanza il nostro stesso vissuto di artisti e l’atteggiamento estetico che ci aveva portati a spostare subito l’attenzione alla cresta dell’onda, all’attimo, al momento in cui si arriva a sapere che quella scelta è la scelta giusta. Alla domanda originaria - appunto ‘Come lo sai ?’ – abbiamo così creduto di aggiungerne un'altra, cioè ‘Come lo fai ?’, che suggeriva l'esistenza di un polo ulteriore da far toccare alla discussione che avevamo in mente di organizzare.

Il ‘Come lo fai ?’ avverte che, accanto alla spinta che ci porta a tentare di identificare quella quiddità che costituisce il genio (la stessa che permette ad un liceale adolescente come Evariste Galois, ignorante di algebra, di immergersi e orientarsi in quel linguaggio nuovo come se non avesse mai fatto altro, arrivando a risultati mai ottenuti in una manciata di mesi), può esistere un secondo orizzonte di considerazioni. In esso la dedizione assoluta al proprio oggetto di indagine, il potere del gioco, l’uso spregiudicato di tecniche o regole acquisite, l’immaginazione che ricombina i tratti della realtà in nuovi possibili e modifica le percezioni e, infine, l’ambiente in cui l’atto creativo ha luogo, assumono, nella prospettiva del ‘Come lo fai ?’, il valore di strumenti esplicativi della creatività altrettanto preziosi del ricorso al genio. Anche se - e in questo consta il precedente riferimento ad una polarità e la rivendicazione della sua possibile fecondità dialettica - niente affatto esaustivi.

Per fornire un esempio di questo secondo punto di vista (in coerenza con lo stimolo originario verso l’argomento creatività, legato all’attuale ricerca della nostra compagnia nell’ambito del discorso scientifico) citiamo il lavoro teorico di Henri Poincaré, secondo il quale inventare - o innovare - consiste nello stabilire un legame tra elementi noti da tempo, ma che giacevano sparsi e in apparenza estranei gli uni agli altri. Discernere e scegliere le sole combinazioni utili in base alla loro armonia, economia di segni, rispondenza funzionale allo scopo. Mettere ordine, immediatamente, là dove sembra regnare il disordine.

'La Funzione d'Onda' è un progetto sostenuto da Regione Emilia Romagna e Provincia di Bologna - Assessorato alla Cultura e Pari Opportunità

San Martino in Argine è raggiungibile da Bologna prendendo la Statale 253 per Ravenna (uscita San Vitale per chi arriva dalla Tangenziale), deviando per Budrio e, raggiunta quest'ultima, proseguendo verso Molinella per 8 Km. Per chi viene da Ferrara la strada più rapida è invece la SS 16 Adriatica con Uscita a San Nicolò. Una volta raggiunta questa località, si prosegue per Ospital Monacale, Traghetto e Molinella. San Martino è a 6 Km da Molinella in direzione Budrio-Bologna. Il Teatro è nel centro di San Martino in Argine, di fianco alla Chiesa.

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