L'antico rituale dei "Lòm a Merz"


Con questo post entriamo in un mondo magico, a noi vicino nel tempo, ma che pare calato in un contesto di fiaba. Se la vite per l’uomo rappresenta la “risurrezione” grazie alla ripresa primaverile del proprio ciclo vitale con il “pianto” e la schiusa delle gemme, altrettanto egli ha cercato nei secoli di rappresentare il concetto di rinnovamento con atti simbolici, come i falò propiziatori che negli anni 30 del Novecento illuminavano le sere di marzo nelle pianure e colline della Romagna. I cosiddetti “Lòm a Merz” (i Lumi di Marzo) attraverso il fuoco segnavano l’uscita dall’inverno, che con il suo ghiaccio aveva purificato la terra preparandola alla nuova annata agraria.

Da alcuni anni questa tradizione è tornata a vivere, e per la prima volta un’Azienda agrituristica ferrarese è stata ammessa a partecipare, grazie alla caparbietà del suo titolare, Marco Aleotti, giovane agricoltore di Argenta, che tra l’altro ha realizzato da alcuni anni un vigneto del quale spero di parlarvi nel prossimo futuro.

Il fili che legano l’agriturismo di Marco alla Romagna sono le capanne costruite con la collaborazione dell’Associazione Culturale della Civiltà delle erbe palustri di Villanova di Bagnacavallo, che in tale località ha creato un vero e proprio Centro Etnografico che vi consiglio di visitare virtualmente al sito sopra indicato, con particolare riferimento alla pagina dell’Etnoparco, che grazie a foto esplicative racconta la costruzione delle erbe palustri.

Ma torniamo all’agriturismo di Marco, ecco il link al suo sito, con relativa descrizione:

http://www.agriturismobassara.com/

Siamo nel Parco del delta del Po, a ridosso delle valli di Campotto.
L’agriturismo Bassara sorge sul podere omonimo che si estende per una superficie di 55 ettari, di cui 12 destinati al ripristino delle antiche zone umide d’acqua dolce che, solo alla fine degli ’70, erano qui ancora presenti.
Potrai ammirare piante e uccelli acquatici rari.
Le attuali capanne, veri e propri mini appartamenti, sono state riedificate a sostituzione delle preesistenti, interamente costruite in canna. Dispongono di stanza da letto doppia con bagno e angolo cucina con camino.

Per quanto riguarda invece i “Lòm a Merz” di seguito riporto il comunicato stampa di presentazione, mentre qui troverete il programma completo.

Dal 27 febbraio al 3 marzo 2008 in provincia di Ravenna, Forlì e Ferrara prende vita la 8° edizione dei "Lòm a Merz", i fuochi magici

Riscoprendo e riproponendo questa antica ed affascinante tradizione, conviviale e magica al tempo stesso, in provincia di Ravenna, Forlì e Ferrara dal 27 febbraio al 3 marzo 2008 prenderà vita l’8° edizione dei "Lòm a Merz". Organizzato dall’Associazione "Il Lavoro dei Contadini" l’evento prenderà vita nelle aie delle case contadine dei Comuni di: Faenza, Brisighella, Riolo Terme, Casola Valsenio, Lugo, Russi, Bagnacavallo, Ravenna, Alfonsine, Fusignano (tutti in provincia di Ravenna) Modigliana (Forlì-Cesena) e Argenta (Ferrara).

Qui verranno accesi dei grandi falò attorno ai quali si svolgeranno iniziative ed incontri sulla tradizione e la cultura contadina romagnola, fra balli, spettacoli, mostre degli attrezzi della civiltà contadina e i mestieri "scomparsi", mentre sarà possibile degustare vini e cibi della prelibata enogastronomia locale. Partecipano all’iniziativa, infatti: scrittori, cuochi, sommelier, artigiani, attori, musicisti, cantastorie, antropologi che intratterranno il pubblico.

La Romagna è una terra storicamente votata all’agricoltura. E l’agricoltura, come molte altre attività "all’aperto" era, ed è tutt’ora, soggetta alle avversità metereologiche. Così la tradizione contadina del passato voleva che per scongiurare la malasorte venissero fatti dei riti propiziatori, come i fuochi magici o, come si dice da queste parti, i "Lòm a Merz". L’accensione di falò propiziatori intendeva celebrare l’arrivo della primavera e invocare un’annata favorevole per il raccolto nei campi, ricacciando il freddo e il rigore dell’inverno. Il suo significato era quello di incoraggiare e salutare l’arrivo della bella stagione, bruciando i rami secchi e i resti delle potature. Per questa occasione, ci si radunava nelle aie, si intonavano canti e si danzava intorno ai fuochi (al fugarèn), mangiando, bevendo e soprattutto divertendosi. La tradizione di fare "lòm a merz" si è protratta in Romagna fino agli anni ‘30, perdendo poi definitivamente il suo carattere di festa dopo la guerra.


Programma Agriturismo Bassura, Argenta (FE)

Venerdì 29 Febbraio e Sabato 1 Marzo 2008

Ore 17.30
Mostra Fotografica di Sergio Stignani “Le Valli di Campotto”
Ore 18.00
Accensione Fuochi
Ore 19.00
Antichi Mestieri: “La lavorazione delle erbe palustri”
Ore 19.30
Mirco Mariotti dell’Azienda Vitivinicola Mariotti presenta: “Surlié, la tradizione che si rinnova”
Ore 20.00
Musica con il gruppo
Dodici Corde Acoustic Folk Duo (A. Bandi - R. Romagnoli) “Riscoperta della musica Popolare”

MENU’ DELLA SERATA
Menù da passeggio:
Assaggi: affettati, pane, formaggio, torte locali e vino

Ringrazio quindi Marco per averci invitato a questa particolare iniziativa, nella quale non potremo fare a meno di presentare il nostro Fortana rifermentato in bottiglia, prodotto anch’esso legato in modo indissolubile alla storia del nostro territorio.

Le foto sono tratte dai siti del Comune di Casola Vlasenio (RA) e dell’Associazione Culturale della Civiltà delle Erbe palustri di Villanova di Bagnacavallo

Commenti

Anonimo ha detto…
Bravo Mirco!
Non stancarti mai di comunicare la ripresa delle belle tradizioni.
Andrea Toselli